Recensione di "Born To Die - The Paradise Edition"

L'album che inaugura la mia rubrica di recensioni è una notissima produzione artistica del 2012. Parlo di "Born To Die-Paradise Edition". Questo disco è la riedizione speciale dell'omonimo lavoro di Elizabeth Woolridge Grant . Inutile parlare dell'immane notorietà raggiunga tra i giovani e non. La riuscita del progetto di questa grande cantante è un fatto degno di nota, non solo perché ne dimostra il profondo valore ma anche perché rivela che i nostri ragazzi e ragazze son disposti a vivere il bellissimo viaggio onirico proposto, un percorso ricco di momenti vintage, nostalgia, amori malati, tristezza, malinconia, labile felicità. 








Questo è Born To Die : incanto, nostalgia e malattia d'amore. Il "mal de vivre" è l'assoluto protagonista. La realtà vista tramite gli occhi di Lana sembra sempre essere intaccata dalla morbosità di un sentimento che fa male, dalla malinconia, dalla instabilità. Se figurano momenti di felicità questi sono chiaramente illusori, quasi vogliano costituire solamente un mezzo per sopprimere e nascondere il dolore. La lettura dei testi prova molto l'ascoltatore, Lana spoglia le protagoniste molto spesso della dignità, parla di donne distrutte, che fanno di tutto per i loro amori e le loro fantasie. Potremmo biasimarla per aver parlato della donna in questa maniera. Ma è tutto così legato al suo modo di essere che forse non possiamo permetterci di giudicare. Il secondo tema fondante è quello del ricordo, le donne di Lana ricordano, ricordano una presunta felicità passata, ricordano quando tutto è iniziato, ricordano ciò che piaceva ai loro compagni. Personalmente ciò che apprezzo tantissimo di questo lavoro è il suo portarmi a vivere delle emozioni, sensazioni, nostalgie che giornalmente avverto, mi proietta negli anni '50. Non a caso infatti Lana per riproporre delle precise atmosfere sceglie di creare pezzi influenzati dal Baroque Pop, alternative rockindie pop, pop






Senza dubbio il personaggio di poetessa maledetta le ha fatto guadagnare molta popolarità tra i giovani, ma è essenziale ricordare che Lana è esattamente così, una ragazza fragile, passionale e malinconica. Desidera celebrare il girl power alla sua maniera, senza rinunciare alla sua delicatezza. E' senza dubbio una delle cantanti che ha rivoluzionato il mondo della musica, perché il suo personaggio, il suo sound, la sua classe sono difficili da individuare in altri artisti dell'ambiente. La sua voce scura, imperfetta, che ricorda quasi le housekeeper inglese travolge e circonda i cuori degli ascoltatori. Ma ciò che è davvero insuperabile nella musica della cantante è la parte strumentale. archi, sintetizzatori, suoni duri ed elettronici. Dopo averlo ascoltato abbiamo tutti voglia di qualche amore impossibile o di andare nell'America dei fifties, o di smarrirci in qualche sperduto giardino misterioso. I testi delle canzoni talvolta appaiono ostici a comprendersi. Questo perché Lana co-produce le sue canzoni e le tinge della sua essenza.

Tra le mie tracce preferite sicuramente Blue Jeans, Burning Desire, Ride, Million Dollar Man


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